Si è tenuta presso la sede della Provincia di Lodi l’Assemblea dei Sindaci del territorio lodigiano con un nutrito ordine del giorno che al primo punto presentava un importante ed articolato documento, che è stato approvato all’unanimità, che richiede al Governo sia esso dello Stato che della Regione, interventi legislativi e finanziari per rimettere in moto l’attività della Provincia, che dall’esito del Referendum viene riconfermata nel suo assetto di Istituto Territoriale previsto dalla Costituzione. Su proposta del Presidente Soldati viene approvato un documento che nella sua parte finale recita:” In conclusione, l’Assemblea dei Sindaci del Lodigiano, in considerazione del mancato superamento dell’Istituzione Provincia, rivendica il mantenimento della propria autonomia amministrativa, ritenendola la forma migliore per garantire servizi adeguati alla collettività che rappresenta e nel rispetto della propria conformità e identità territoriale.
Altro punto all’ordine del giorno tratta del rilancio e dello sviluppo del Parco Tecnologico Padano, visto soprattutto come centro di ricerca nel settore agroalimentare a livello mondiale specie ora che nella stessa area sta nascendo il nuovo Centro Universitario. Anche questo documento è stato approvato all’unanimità.
E’ stata presentata anche una proposta da valutare per la difesa attiva del territorio che permetta di trovare soluzioni al grave problema degenerativo e distruttivo dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade extra urbane e nelle aree verdi.
Si è infine valutato un documento che si riferiva all’accoglienza dei richiedenti asilo con la costituzione , anche nell’area lodigiana, dello SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). L’elemento importante di tale documento è, finalmente, la volontà d’uscire da una gestione del fenomeno di carattere emergenziale, per entrare in una fase organizzativa attiva e consolidata e che sia compatibile con le esigenze del territorio.
Tutto ciò per dire che si sono discussi argomenti importanti, e che l’elemento primario non è stato il litigare sugli immigrati così come, invece, appare dall’articolo del Cittadino che pubblichiamo in calce.
Articolo del Cittadino in formato scaricabile