SULLA RICERCA FUTURA DI LAVORO
Sono importanti e spesso disattesi i problemi dell’orientamento nel mondo del lavoro. L’insegnamento scolastico è quasi sempre avulso da quello che viene richiesto dal mondo del lavoro, e produce titoli di studio tradizionalmente obsoleti che nulla hanno a che fare con le necessità moderne. Negli anni ’60-’70 erano le Aziende che facevano formazione sulla base delle loro necessità specifiche, ma oggi, sia per i costi della formazione e sia per i processi di automazione, le Aziende ricercano figure professionali già formate, che però la Scuola non è in grado di fornire. Il risultato è quello di oggi
più disoccupazione a fronte di maggiori richieste specialistiche di lavoro.
RISPONDE Gian Luca Muttarini SEGRETARIO COMUNALE che ha affrontato il problema con interesse e competenza.
“Dove si trova lavoro maggiormente? Qual è il settore che offre più opportunità? Sono domande che sentiamo spesso ai nostri giorni a cui si risponde sempre in modo vago. Ecco, di seguito, l’analisi dei settori che offrono più lavoro.
Le aziende
Secondo un’indagine svolta da Unioncamere e Anpal, dal 2019 al 2023 il mercato del lavoro offrirà posti ad un numero di lavoratori compreso tra i 2,5 ed i 3,2 milioni, nel settore privato e in quello pubblico. Questo perché la maggior parte di essi dovrà sostituire chi va in pensione, mentre, non oltre il milione di persone, sarà un aumento. I settori fonte di lavoro saranno e sono tutt’ora quello digitale e quello dell’ecosostenibilità.
I lavori più richiesti dal 2019
Dal 2019 i seguenti settori offriranno lavoro soprattutto a tecnici, operai e specialisti:
• industria;
• costruzioni;
• commercio;
• turismo;
• trasporti;
• servizi alle imprese;
• sanità e istruzione;
• pubblica amministrazione ed altri servizi alle persone.
L’ambiente digitale
In particolare, in tale settore le figure più ricercate sono coloro specializzate in:
• analisi dei dati;
• sicurezza informatica;
• intelligenza artificiale;
• analisi di mercato.
Quest’ultimo campo, in particolare, è quello in cui verranno inserite le cosiddette «nuove professioni». Si parla di:
• data scientist;
• big data analyst;
• cloud computing expert;
• cyber security expert;
• business intelligence analyst;
• social media marketing manager;
• artificial intelligence systems engineer.
E’ bene sottolineare come sia indispensabile la conoscenza della lingua inglese.
L’ecosostenibilità offre lavoro
Stiamo parlando dei così chiamati «green jobs», i quali sono dei lavori che hanno come progetto quello di trasformare l’azienda in un luogo più vicino all’ambiente, per abbassare il più possibile l’impatto ambientale delle industrie.
I profili richiesti sono:
• esperto di gestione dell’energia;
• chimico verde;
• esperto di acquisti verdi;
• esperto di marketing ambientale;
• installatore di impianti a basso impatto ambientale.
Le aziende offriranno lavoro a 600mila figure almeno fino al 2023. Pertanto, qualora voi foste interessati a queste figure, è bene avere tra i propri requisiti, delle lauree in:
• ingegneria ambientale e del territorio;
• medicina e biologia ambientale;
• ecomobilità.
La sanità
Si contano circa 360mila assunzioni nei prossimi 5 anni in tale settore e pertanto sono richieste figure professionali come:
• medici;
• infermieri;
• tecnici di laboratorio;
• fisioterapisti.
Il settore dell’educazione e della cultura
Si riscatta finalmente la figura dell’insegnante che negli ultimi anni è stata presa di mira come uno dei lavori più inutile e che crea più disoccupazione rispetto agli altri. Nel prossimo quinquennio, si contano quasi 200mila lavoratori che potrebbero lavorare in questo settore Questo discorso non vale solo per gli insegnanti, ma anche a chi è a servizio dell’educazione e della cultura senza essere per forza insegnanti:
• progettisti di corsi di formazione;
• esperti in comunicazione e marketing dei beni culturali;
• traduttori;
• progettisti e organizzatori di eventi culturali.
Il Terzo settore
Il Terzo settore è quel luogo in cui trovano spazio associazioni di volontariato, cooperative, organizzazioni non governative, ecc. Ecco i profili più richiesti:
• l’assistente sociale;
• l’educatore professionale;
• lo psicologo;
• l’operatore socio-assistenziale;
• il mediatore culturale;
• il personale amministrativo.”