3 novembre 2018- DIARIO
Prosegue l’incontro con gli ultra 90enni. Sabato mattina mi riceve la Sig. Caterina FANETTI (per tutti Rina-l’infermera). 94 anni, autosufficiente con qualche piccolo aiuto nello spostarsi.., premurosa e gentile come sempre, originaria di Campodolcino (SO) giunta a Salerano col padre che si spostava per motivi di lavoro e che da robusto montanaro rifiutò sempre “la tessera fascista”; la povertà e la tessera annonaria per il pane, farina, riso; e poi gli anni della scuola a Milano per diventare infermiera e con l’arrivo dell’obbligo della Cassa Previdenziale per tutti i lavoratori l’assunzione al Fatebenefratelli di Milano; un lavoro quello di infermiera che farà per tutta la vita, anche dopo la pensione a Salerano; non manca la nostalgia e il dolore vivo per chi gli affetti mancati.
Più tardi trovo la Sig. Albertina GABBA (per tutti Tina-la piasentina). 94 anni e qualche acciacco, appenda riaccompagnata a casa dopo aver trascorso un pò di tempo in compagnia delle amiche al bar a chiacchierare di tutti i giorni; a Salerano dall’età di 14 anni, tanti lavori, una fila di foto del marito scomparso e tutti i nipoti; tanti ricordi della povertà patita in molti in famiglia e dell’abitudine a dividere sempre quel poco che c’era….
Sono modeste e affettuose le Signore, onorate di ricevere attenzione, riconoscenza e stima da parte della Comunità! Ma come si fa a non sentirsi grati verso queste generazioni così robuste, laboriose, oneste che ci fanno sentire piccola cosa rispetto alle difficoltà che in una lunga vita hanno superato. Esempi di coraggio!
Mille medaglie Vi meritate! Grazie!
“Voi vi preparate a trasformare qualcosa che vi è stato dato dai vostri anziani (…). Tutti noi siamo stati forgiati in un laboratorio, abbiamo una storia, abbiamo delle radici. E quello che facciamo, i frutti che diamo, le cose belle che potremo fare nel nostro cammino futuro, vengono da queste radici” (Papa Francesco )